Portachiavi 3D “Fallo Poco” in Bronzo

35,00

Fallo sempre ….Fallo andante…. Fallo comunque ….Fallo poco ……Fallo come vuoi !!!!

Portachiavi realizzati in bronzo giallo con laccio di seta nepalese in quattro colori a scelta.

Simbolo di prosperità , di abbondanza, di fertilità e di buon augurio . Misura cm 2

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COD: SCU-MIX-021 Categorie: , , ,

Descrizione

Con simbolismo fallico, al Fallo Poco s’identifica una, fra le diverse rappresentazioni simboliche dell’organo sessuale maschile in erezione, spesso associata al culto della fertilità. Qualsiasi oggetto somigliante simbolicamente ad un pene può essere identificato come fallo. Queste immagini mimetiche raffiguranti la fertilità hanno spesso anche implicazioni culturali associate al sesso e all’orgasmo maschile. In origine, nelle religioni pagane, il fallo era il simbolo cosmogonico del membro virile in erezione. Ad esso venivano dedicati riti e preghiere, e per secoli è stato oggetto di potere, tabù, mistero. Il termine fallo deriva dal latino phallus, dal greco φαλλός-phallós, da connettersi alla radice del sanscrito phalati (= germogliare, fruttificare) o alla radice della lingua protoindoeuropea bʰel-phal (= gonfiare, gonfiarsi). Il Fallo Poco rappresenta uno dei diversi stati della simbologia fallica.

ETIMOLOGIA

Per l’etimologia pene deriva dal latino penis, coda, poi membro virile, (da pes; cfr. il sanscrito vedico pasas, membro virile, greco pésos, lituano písti, coito) e possiede una energia incontrollabile e misteriosa, in grado di procreare. Secondo l’antico grammatico Festo, penis deriverebbe da pendere, perché pende come una coda.
In latino il termine ha la stessa radice di falsum, e significa: commettere un errore, sbagliarsi, ovvero ingannare, circoscrivere, gabbare qualcuno in qualcosa (in alcuni testi con connotazione a carattere sessuale). Un fallo in siltite risalente all’incirca a 28 000 anni fa è stato scoperto all’interno di una grotta nel sud della Germania.  A tutt’oggi è una delle più antiche rappresentazioni falliche note.

RITROVAMENTI

Nell’antichità si ritrovano moltissime tracce dell’adorazione del fallo-pene: gli obelischi in Egitto, i monumenti di Delo, le costruzioni falliche della Persia e della Fenicia, le torri d’Irlanda e Scozia, i monoliti della Francia e della Corsica, i sassi piantati a Cuzco o nelle Indie, alcuni edifici Polinesiani e Giapponesi, alcune monete macedoni, le tombe etrusche, i Dolmen in Gran Bretagna, Sardegna, Malta e Spagna, i cippi agricoli in Puglia, Albania e Grecia oltre a testimonianze sulla religione orgiastica di Dioniso e nei baccanali.